Ch. Clerc Milon was purchased by Baron Philippe Rothschild in 1970. Today the 41-hectare vineyard, sandwiched between First Growths Ch. Lafite Rothschild and Ch. Mouton Rothschild in Pauillac, is one of Bordeaux’s most impressive Fifth Growths

Château Clerc Milon

Sandwiched between two First Growths – Ch. Mouton Rothschild and Ch. Lafite Rothschild. Clerc Milon has an unrivalled site for fine wine in Pauillac, Bordeaux

Clerc Milon – top Pauillac Bordeaux wine estate

about Clerc Milon

Ch. Clerc Milon 

Impressioni Generali I commenti di clienti e collaboratori hanno concordato su un punto chiave: il 2023 risulta più accessibile del previsto. Il grado alcolico moderato, il Merlot maturo e l’acidità fresca rendono molti vini piacevoli anche in questa fase giovanile. Pur con alcune etichette che necessitano di tempo, l’impressione generale è di equilibrio più che di potenza. Si tratta di un’annata ideale per un consumo a medio termine, con grande sicurezza e soddisfazione.

 La Rive Destra è stata generalmente considerata la più convincente, in linea con le prime osservazioni dei report en primeur. I vini di Pomerol e Saint-Émilion hanno mostrato frutto generoso e tannini fini, mentre quelli della Rive Sinistra sono risultati più eterogenei, con vini sia classici e strutturati sia più sottili e lineari.

L’analisi en primeur di FINE+RARE aveva descritto il 2023 come “un’annata definita dall’equilibrio”. I vini in bottiglia sembrano confermarlo: coerenti, espressivi e guidati dalla freschezza più che dall’estrazione. Rive Destra – Vini in Evidenza A Pomerol, Clinet e Gazin sono stati tra i più apprezzati, con frutto maturo e trama morbida. A Saint-Émilion si sono distinti Canon, Canon la Gaffelière, Clos Fourtet, Troplong Mondot e Valandraud. Come previsto, Valandraud è stato il vino più potente della serata, mentre Canon e Fourtet hanno impressionato per precisione e persistenza.

Beau-Séjour Bécot ha ricevuto ottimi riscontri – una conferma rassicurante per chi lo aveva acquistato en primeur. Rive Sinistra – Vini in Evidenza La Rive Sinistra ha offerto numerosi successi, anche se con maggiore variabilità tra le diverse zone. Léoville Barton e Lynch Bages sono stati tra i vini più elogiati per profondità e equilibrio classico.

Pichon Comtesse, molto apprezzato già in botte, è stato nuovamente tra i preferiti, considerato da alcuni persino più completo in bottiglia.

Altri vini degni di nota: Pichon Baron, Rauzan Ségla, Les Carmes Haut-Brion, Brane Cantenac, Duhart Milon e Domaine de Chevalier. Smith Haut Lafitte Blanc ha ricevuto commenti entusiasti per freschezza e nitidezza. Sauternes e Barsac I vini dolci hanno attirato particolare attenzione. Molti degustatori li hanno considerati le vere stelle della serata, con Suduiraut descritto come eccezionale – ricco, equilibrato e persistente. Anche Coutet ha colpito per l’armonia tra dolcezza e acidità.

L’opinione generale è che il 2023 segni un altro anno di successo per Sauternes e Barsac, dopo due annate già molto forti. Conversazioni con i Produttori Un tema ricorrente nelle discussioni con i rappresentanti degli château è stato il confronto tra le annate recenti. Molti hanno indicato il 2022 come la migliore del decennio, in particolare sulla Rive Destra, con la 2016 spesso menzionata come riferimento.

Il 2019, pur molto apprezzato dalla critica, è stato raramente citato – un promemoria di come le preferenze evolvano con la maturazione dei vini e il cambiamento delle condizioni. Conclusioni Per clienti e colleghi, la serata ha confermato che il 2023 è un’annata di chiarezza ed equilibrio, con vini della Rive Destra particolarmente convincenti. La Rive Sinistra offre diversi esempi classici di grande qualità, mentre Sauternes continua un periodo di eccellenza.

 In sintesi, il 2023 non va considerato un’annata “blockbuster”, bensì misurata, coerente e riflessiva — un’annata che parla più di equilibrio e terroir che di potenza. Sarà interessante osservare come questi vini continueranno a evolversi in bottiglia nei prossimi anni. FINE+RARE ringrazia sinceramente la Union des Grands Crus de Bordeaux e tutti i produttori e loro rappresentanti per aver condiviso i loro straordinari vini. Un ringraziamento speciale va anche agli organizzatori Otaria e a Fromagerie, che hanno fornito formaggi eccezionali per tutti gli ospiti e contribuito a rendere la serata un grande successo.

La degustazione UGCB di quest’anno alla Lindley Hall ha riunito le più prestigiose tenute di Bordeaux e un pubblico record di FINE+RARE, in un’atmosfera vivace con ospiti coinvolti e vini che hanno mostrato sia i punti di forza sia i limiti dell’annata 2023.

Last week's UGCB tasting at Lindley Hall showcased Bordeaux 2023, revealing both the strengths and subtleties of the vintage across Left and Right Banks.

UGCB in London: Tasting Bordeaux 2023

UGCB a Londra: Degustazione Bordeaux 2023

A Lafite Rothschild, Antoine Granger ha detto che mentre annate come il 1986 (“ricco ma buono”), il 1990 e il 1996 stanno bevendo bene, il 2000 è “bellissimo” e il 2005 “brillante”. Potrebbe essere giovane, ma – se lo si decanta 12 ore prima – anche il più modesto 2022 Duhart-Milon si sta mostrando bene, ha osservato. Joséphine Duffau-Lagarrosse ha inoltre indicato il 2000 (un’annata “favolosa”) a Beauséjour, mentre trova che alcuni 2004 siano superbi. Ha anche recentemente assaggiato il 2005 Latour e ha detto che era “magnifique”. 
 Per Pierre-Olivier Clouet di Cheval Blanc, il 2004 è un’annata che ama. Il 1998 si beve molto bene, ha notato, ma il 2009 e il 2012 sono brillanti – non si sono mai chiusi, qualcosa che è stato confermato anche altrove. Ha appena iniziato ad affrontare il 2007, un vino che, dice, è stato “un adolescente” per molto tempo ma che ora sta iniziando a rivelare il suo potenziale. Il 2012 è anche, per lui, una nuova versione del 2011. 
 Sébastien Menut di Palmer è stato un altro a indicare il 2007 – dicendo quanto bene si stia bevendo, e una bottiglia recente di 2014 Trotanoy è stata per lui una bottiglia davvero eccezionale. 
 Per Juliette Couderc, i 2009 e 2012 di Evangile sono ancora vincenti – anche se purtroppo non ne rimane molto in giro; le piace anche il 2008, ma ritiene che il 2004 e il 2005 non siano ancora pronti, mentre annate come 2016, 2018, 2019 hanno bisogno di più tempo prima di essere affrontate. Infatti, a Vieux Château Certan, Alexandre Thienpont ha indicato il 2009 (un’annata che ritiene stia appena iniziando ad aprirsi – confermata da una bottiglia che il nostro team ha apprezzato a Bordeaux durante i primeurs) e il 2012 si beve bene. 
 David Suire di Ch. Laroque è felice di stappare quasi qualsiasi annata tra il 1995 e il 2020, ci ha detto (qualcosa di più vecchio richiede un’occasione speciale, ha scherzato), ma ha evidenziato il 2014 come un vino che sta iniziando ad aprirsi, e – sebbene ancora giovane – il 2019 è un vino molto fine e brillante, ha solo bisogno di essere decantato. E non è l’unico a godersi i 2019: Ferréol du Fou di Troplong Mondot ha bevuto molto il 2019, decantandolo per un’ora o due, mentre è stato anche particolarmente entusiasta dei 2017 – vini che ritiene si stiano bevendo bene in tutta Bordeaux. 
 A La Conseillante, Marielle Cazaux ha confermato questo – il 2019 è puro piacere, per lei, una “bomba di frutta setosa e deliziosa” in questa fase giovanile, e anche il 2017 è altrettanto gratificante. Guardando un po’ più indietro, sta ancora aspettando che il 2015 emerga, ma ama il 2012 – che combina complessità terziaria con potenza. 
 Acquista i vini o leggi di più sulla regione

Al momento tutti gli occhi sono puntati sulle nascenti annate 2024, ma tra un primeur e l'altro ci siamo presi un momento per parlare con i migliori produttori di Bordeaux delle annate da bere ora. Ecco cosa stanno tirando fuori gli esperti.

As the 2024 vintage is released en primeur, we asked Bordeaux’s top produces which vintages are best to drink now: here’s what they said 

Bordeaux: the best vintages and wines to drink now 

Le annate di Bordeaux da bere adesso

Bordeaux è incredibilmente variegata, con stili di vino estremamente diversi nelle sue denominazioni. Qui, vi sveleremo tutto ciò che c'è da sapere su ciascuna delle principali sottoregioni e sulle migliori tenute di ciascuna.

Explore Bordeaux, subregions, their wines and top estates – in Saint-Estephe, Pauillac, Saint-Julien, Margaux, Graves, Pessac-Leognan, Pomerol, Saint-Emilion 

Your guide to Bordeaux’s subregions, wines and top producers

La tua guida alle sottoregioni di Bordeaux

Ogni novembre, il mondo del vino guarda alla Borgogna per l'asta degli Hospices de Beaune. Ci immergiamo nella storia di questa istituzione filantropica, della tenuta e dei vini che produce.

Explore the history of Burgundy’s Hotel-Dieu and Hospices de Beaune, its wine estate and the famous annual auction, the Vente des Vins

Your guide to the wines of the Hospices de Beaune

Tutto quello che c'è da sapere sugli Hospices de Beaune

For many, the past 12 months meant working in isolation and big plans were shelved. At Domaines Barons de Rothschild (Lafite), it was an extremely proactive year of change. These changes have resulted in the strongest line up of wines from the Lafite stable we can remember. Ch. Duhart-Milon has seen a massive step up in quality with their 2020, and Lafite has reached new levels of ethereal finesse – while their Pomerol property, L’Evangile, has found fantastic freshness and clarity without losing any of its Pomerol opulence. They are a unique line-up of wines, each brimming with personality. As the demands for precision viticulture becomes more established in today’s top-flight Bordeaux, the leading First Growth estates know they must be at the forefront of these changes if they are to maintain their preeminent stature. Ch. Lafite Rothschild and its fellow Domaines Barons de Rothschild (Lafite) estates of L’Evangile, Duhart-Milon and Rieussec are no different. In this dynamic period for Bordeaux such changes and improvements have taken many forms. Perhaps the most visibly apparent development at DBR Lafite is the new winemaking facility for Ch. Duhart-Milon right in the centre of Pauillac’s town centre. It fortunately came into operation just in time for the 2020 vintage.  DBR Lafite’s International Director Jean-Sébastien Philippe believes the exceptional state-of-the-art facility has brought “a new level of precision to the wine”. The introduction of temperature-controlled, smaller vats allows for plot-by-plot fermentation, picking the grapes only at optimum ripeness, rather than lumped all together in one vat. On tasting, it has clearly made a huge impact on the wine, with better ripeness to the tannins. It has really captured the finesse so typical of its bigger sibling Lafite. The clarity of fruit is fantastic and is a big step up for the estate. Perhaps less visible but no less significant is the new team dynamic now operating at the properties, where a heightened level of collaboration has been instilled to better circumnavigate decisions made in the vineyard. Philippe is quick to point out that 2020 was what the French call “un millésime de vignerons”, in that the success or failure of the 2020 vintage lay firmly at the feet of those working in the vineyard. It was a growing season where many difficult decisions had to be made.  The 2020 vintage is in fact Lafite’s first full vintage working organically (and L’Evangile’s third) – no mean feat considering the outburst of mildew that threatened the vineyards in the wet spring. Never has collaboration and specialist know-how been more essential.  “We needed to question ourselves a lot,” admits Philippe, “and no one is right alone... It was a vintage where the vigneron was forced to question themselves every day. It was a vintage of contrast and team spirit. We had to think collectively across the team,” he adds.  It is the first year that the two flagship properties of L’Evangile and Lafite have had two separate dedicated Technical Directors with Eric Kohler remaining in charge of Lafite and Duhart-Milon, while Olivier Trégoat was able to focus on L’Evangile and Rieussec. Beyond the permanent staff at each château, the team was able to make use of a shared research and development team headed up by Manuela Brando. It was Brando’s crucial role to co-ordinate data, empirical research, and lead improvements while working collaboratively with the different teams in the vineyard. Something she has been doing with the Lafite team since 2015. This additional level of research has enabled the teams to make some bold decisions, resulting in some truly impressive wines in 2020. Although Lafite is consistently lower in alcohol than most other Pauillac properties, for the wine to come in at just 12.8% alcohol in what was a dry, hot vintage is staggering. Beyond that, the wine is no less detailed or impactful for it, bringing a level of the ethereal into the Pauillac structure. It is an extraordinary wine – so light on its feet, yet deceptively structured with fantastic depth. There are few estates with the confidence to produce a Pauillac of such finesse, but it remains Lafite’s signature. At L’Evangile, their courage was displayed at harvest. Philippe is proud to admit they were the first property out picking in the vineyards of Pomerol – determined to capture the freshness of the vintage. They had picked 80% of the entire crop prior to the heatwave that hit the Right Bank between 12th and 14th September.  “With the natural richness and maturity of the grapes, we are always looking for freshness and balance,” says Philippe, “always trying to make wines that seem younger the older the wines get.” At L’Evangile, they took another brave step and reduced the cuvaison period from 28 days' maceration on skins down to 21-23 days. This was another way to increase freshness in the wine. They also reduced the new oak to 50% (previously it made up 80%). But the key for Philippe was “to be very precise at assemblage”. “It is important to have as many lots of wines as possible to taste when blending,” he says. “2020 is a vintage which required tough decisions – there was no room for compromise.”  L’Evangile is undoubtedly very special this year. Perhaps even better than 2019, which was already very good. The wine has great generosity, so typical of Pomerol, but is more elegant in 2020. What is so impressive about the wine is its sustain on the palate: it has incredible length, and the clarity of fruit just stays with you right to the finish. Changes are far from over at Domaines Barons de Rothschild (Lafite), as plenty of further experimentation continues behind the scenes. But what is abundantly clear with the 2020 wines is their investment and commitment to collaborative viticulture is setting a precedent amongst the elite of Bordeaux – and the wines have never been more precise. Browse all Lafite listings or read more Editorial 

Domaines Barons de Rothschild (Lafite)’s Jean-Sébastien Philippe speaks to Gavin Smith about the benefits of collaboration amongst its châteaux – Lafite, L’Evangile, Rieussec and Duhart-Milon

Domaines Barons de Rothschild (Lafite)’s Jean-Sébastien Philippe on the benefits of collaboration amongst  Lafite, L’Evangile, Rieussec and Duhart-Milon

Domaines Barons de Rothschild year of innovation

Domaines Barons de Rothschild: a year of innovation

Highlights of the programme: Daniel Johnnes (right) and Brunello Cucinelli (middle) introduce the programme and present Michel Troisgros (left) as the guest chef of La Paulée in Solomeo. A vertical tasting of Castello di Solomeo, featuring the 2018, 2019, 2020 and 2021 vintages, was led by Michele Baiocco (enologist), Pietro Grelloni (winemaker) and Riccardo Cotarella (consultant winemaker) on the first night. From left to right: Cristian Rimoldi (Champagne Salon and Champagne Delamotte), Olivier Krug (Champagne Krug), Guillaume d'Angerville (Domaine Marquis d'Angerville), Saskia de Rothschild (Château Lafite Rothschild and Château L'Évangile), Brunello Cucinelli, Pierre-Henry Gagey (Maison Louis Jadot), Daniel Johnnes (La Paulée) and Jacky Rigaux (University of Burgundy) at the winery at Castello di Solomeo. View over the vineyards from the winery at Castello di Solomeo, inspired by a Renaissance garden. Sir John Hegarty tasting the 2022 vintages of Château Lafite-Rothschild, Château Duhart-Milon and Château L’Évangile. Brunello Cucinelli's CEOs, Riccardo Stefanelli (left) and Luca Lisandroni (right), at the tasting in the hamlet of Solomeo. Guests are gathering at the Cucinelli Theatre in Solomeo, waiting for the conference to begin. Olivier Krug, sharing how Champagne Krug embodies quality, innovation and a deep respect for tradition, while staying true to its enduring family values. Brunello Cucinelli (left) with Michelin-starred chef Michel Troisgros (right), who traveled from Roanne to Solomeo with his esteemed kitchen team led by César Troisgros. The remarkable lineup for the final dinner (from left to right): 2010 Chevalier-Montrachet, Grand Cru, Les Demoiselles, Maison Louis Jadot (from jéroboam) 1986 Château Cheval Blanc 2017 Volnay, Premier Cru, Clos des Ducs Monopole, Domaine Marquis d’Angerville 1988 Château Lafite Rothschild (from double magnum) 2018 Castello di Solomeo (from magnum) Champagne Krug Rosé 21ème Edition (from magnum) 1988 Château d’Yquem 2013 Champagne Salon Champagne Delamotte Brut (from jéroboam) All images by Enrico Galletti (Brunello Cucinelli).

FINE+RARE, in partnership with Brunello Cucinelli and La Paulée, hosted an exceptional gathering on 13th and 14th of November 2024. This exclusive event, inspired by Burgundy’s traditional end-of-harvest celebration, was held in the breathtaking village of Solomeo, Umbria—home to Brunello Cucinelli.

In November FINE+RARE invited to an exceptional gathering inspired by Burgundy’s traditional end-of-harvest celebration in Solomeo, Umbria.     

Castello di Solomeo Welcomes La Paulée

When the Bordeaux Chamber of Commerce ranked Bordeaux’s leading estates by price for the Exposition Universelle in Paris in 1855, I doubt they anticipated we’d still be using it over 150 years later. Napoleon III had asked the team to put together an exhibition for the world fair, and the Chamber of Commerce neatly passed the buck to the region’s courtiers or brokers, asking them to create a list of the region’s best wines, broken into five tiers. They did so in just two weeks, basing the list almost exclusively on price.  The original classification ranked 58 properties, from First to Fifth Growth, or Premier to Cinquième Cru Classé (with Cru Classé literally translating as “classed/classified growth”). At the very top of this quality pyramid was Ch. Lafite, deemed the “premier des premiers” of the time. The properties were almost exclusively in the Médoc, with Ch. Haut-Brion in Pessac-Léognan the one exception.  It is often said that there has only been one change since the 1855 classification’s creation, however that’s not quite true. Ch. Cantemerle was added in 1856 (having been left out of the original ranking by accident). Ch. Pichon split in two, the Léoville estate into three and Batailley was also divided – but two properties also merged (Pouget and Pouget Lassale), while Dubignon was absorbed entirely by other addresses. Interestingly, Ch. Gloria consists exclusively of vineyards that were classified originally, although the château wasn’t classified in 1855.   The most significant change, and the one most often mentioned, was in 1973 when Ch. Mouton Rothschild was upgraded to First Growth status. The property had only just been acquired by the Rothschild family in the 1850s, so was intially ranked as a Second Growth but Baron Philippe de Rothschild made it is life mission to get it officially recognised as one of the Left Bank’s five leading addresses. For years the property’s labels had read “Premier ne puis, second ne daigne, Mouton suis” (“First I cannot be, second I do not deign to be, Mouton I am”), which was changed to “Premier je suis, second je fus, Mouton ne change” (“First I am, second I was, Mouton doesn’t change”) after the Baron’s bid was successful, and the estate’s premiership was legally recognised.  There are 61 estates in today’s classification, with five First Growths, 14 Second Growths, 14 Third Growths, 10 Fourth Growths and 18 Fifth Growths. Unlike in Saint-Emilion’s classification, a property is free to buy and sell vineyards, with their expansion or contraction not impacting their classed growth status.  Although the classification has never been reviewed, it remains largely (and surprisingly) accurate – the premium price associated with higher status and quality seemingly providing sufficient incentive for producers, and the market effectively deciding on a property’s status.  Today there is also an unofficial group known as the “super seconds” – estates that are thought to produce wines that are as good as those of the First Growths. This includes Pichon Baron, Pichon Comtesse, Lynch-Bages, Léoville Las Cases, Léoville Barton, Ducru-Beaucaillou, Cos d’Estournel, Montrose, Palmer, Pontet-Canet and La Mission Haut-Brion.  While we tend to consider only the red wines of the northern Gironde in reference to the 1855 classification, the sweet whites of Sauternes and Barsac were also ranked. The wines were only put into two classes, with 21 estates included. Nine estates were deemed worthy of First Growth status, 11 as Second Growths, with Ch. d’Yquem earning its own special category as “Premier Cru Supérieur”.  As with the red classification, the number of estates has grown as they have divided over the years (such as the Doisy estates), with one disappearing entirely (Pexoto – its vineyards are now part of Ch. Rabaud-Promis). There have otherwise been no changes.  The sweet wine classification is of little consequence today, however the estates collectively represent 45% of the surface area of Sauternes and Barsac, and produce 30% of the area’s wines today.  Beyond the 1855 classification, the Left Bank also has its Crus Bourgeois and Crus Artisan, as well as the 1959 Graves classification (read more about these here). The Right Bank still only has the Saint-Emilion classification – one that has caused enough controversy to put Pomerol off doing anything similar. None, however, have come close to having the influence of the 1855 classification – a remarkable ranking that has defined Bordeaux for generations, and was arguably instrumental in its success as a fine wine region.  Find a full break-down of the classifications below, read more about Bordeaux or browse all Bordeaux listings The 1855 classification Premiers Crus Classés or First Growths Ch. Lafite-Rothschild  Ch. Latour  Ch. Margaux  Ch. Mouton Rothschild (upgraded in 1973)  Ch. Haut-Brion Deuxièmes Crus Classés or Second Growths  Ch. Rauzan-Ségla  Ch. Rauzan-Gassies  Ch. Léoville Las Cases  Ch. Léoville-Poyferré  Ch. Léoville Barton  Ch. Durfort-Vivens  Ch. Gruaud Larose  Ch. Lascombes  Ch. Brane-Cantenac  Ch. Pichon Baron  Ch. Pichon Longueville Comtesse de Lalande  Ch. Ducru-Beaucaillou  Cos d’Estournel  Ch. Montrose Troisièmes Crus Classés or Third Growths Ch. Kirwan  Ch. d’Issan  Ch. Lagrange  Ch. Langoa Barton  Ch. Giscours  Ch. Malescot Saint-Exupéry  Ch. Boyd-Cantenac  Ch. Cantenac Brown  Ch. Palmer  Ch. la Lagune  Ch. Desmirail  Calon Ségur  Ch. Ferrière  Ch. Marquis d’Alesme  Quatrièmes Crus Classés or Fourth Growths Ch. Saint-Pierre  Ch. Talbot  Ch. Branaire-Ducru  Ch. Duhart-Milon  Ch. Pouget  Ch. la Tour Carnet  Ch. Lafon-Rochet  Ch. Beychevelle  Ch. Prieuré-Lichine  Ch. Marquis de Terme  Cinquièmes Crus Classés or Fifth Growths Ch. Pontet-Canet  Ch. Batailley  Ch. Haut-Batailley  Ch. Grand-Puy-Lacoste  Ch. Grand-Puy Ducasse  Ch. Lynch-Bages  Ch. Lynch-Moussas  Ch. Dauzac  Ch. d’Armailhac  Ch. du Tertre  Ch. Haut-Bages Libéral  Ch. Pédesclaux  Ch. Belgrave  Ch. de Camensac  Ch. Cos Labory  Ch. Clerc Milon  Ch. Croizet-Bages  Ch. Cantemerle The unofficial Super Seconds Cos d’Estournel  Ducru-Beaucaillou  La Mission Haut-Brion.  Léoville Barton  Léoville Las Cases  Lynch-Bages  Montrose  Palmer  Pichon Baron  Pichon Comtesse  Pontet-Canet  The 1855 Sauternes and Barsac classification Premier Cru Supérieur Ch. d’Yquem Premier Cru Ch. la Tour Blanche  Ch. Lafaurie-Peyraguey  Clos Haut-Peyraguey  Ch. de Rayne Vigneau  Ch. Suduiraut  Ch. Coutet  Ch. Climens  Ch. Guiraud  Ch. Rieussec  Ch. Rabaud-Promis  Ch. Sigalas Rabaud  Deuxièmes Crus Ch. de Myrat  Ch. Doisy Daëne  Ch. Doisy-Dubroca  Ch. Doisy-Védrines  Ch. d’Arche  Ch. Filhot  Ch. Broustet  Ch. Nairac  Ch. Caillou  Ch. Suau  Ch. de Malle  Ch. Romer du Hayot  Ch. Romer  Ch. Lamothe   Ch. Lamothe-Guignard 

The 1855 classification of Bordeaux’s top châteaux remains as important today as when it was first created in the 19th century. Here’s everything you need to know about the famous ranking

Everything you need to know about the 1855 classification in Bordeaux – the historic ranking of the Left Bank’s top wine estates

Your guide to Bordeaux’s 1855 classification

Your guide to the 1855 classification

L’aria è fresca e frizzante, con quei cieli blu radiosi che solo la fine dell’inverno sa offrire. Sul crinale della collina di fronte a me, una troupe sta potando con scrupolo le viti di Cabernet Sauvignon più vecchie di Ch. Lafite Rothschild, le cui radici affondano in profondità nei preziosi suoli ghiaiosi che definiscono i vini del Premier Cru. A sorvegliare dalla spalla di un membro più giovane della squadra c’è Luís Pinto, assicurandosi che non vengano commessi errori mentre danno forma alle viti per il futuro, ponendo le basi non solo per il 2024, ma anche per le annate successive. 
 Con addosso una tuta blu navy dei Domaines Barons de Rothschild (d’epoca, purtroppo fuori produzione e non disponibile all’acquisto – ho chiesto), Pinto lavora nella tenuta da oltre 30 anni e oggi guida una delle squadre di vigneto. Come si può intuire dal nome, la sua famiglia è portoghese, sebbene lui sia nato e cresciuto a Bordeaux. In effetti, sua madre ha persino lavorato alla vendemmia a Lafite, e Pinto ha delle foto di se stesso bambino all’asilo in loco che il château aveva allora per i figli dei lavoratori – forse seminando i primi germogli della sua futura professione. 
 Come spiega Louis Caillard, direttore dei vigneti di Ch. Lafite Rothschild e Ch. Duhart-Milon, Pinto non è un’anomalia. Caillard dirige la squadra di 80 persone che lavora su entrambe le proprietà (gestite in modo identico per quanto riguarda le viti). La stragrande maggioranza del team è estremamente locale, proveniente da un raggio di 20 chilometri dal château, e una volta entrati nella squadra, pochi se ne vanno. Molto è cambiato nei tanti anni in cui Pinto ha lavorato su queste viti – offrendo una visione sul campo delle tendenze viticole. Ricorda un’epoca in cui si sradicavano siepi e alberi per far spazio alle viti, concentrandosi di più sulla resa, per poi tornare oggi al punto di partenza a ripristinare la biodiversità che esisteva prima. Oggi c’è una maggiore valorizzazione dell’arte e della vocazione del vigneron, o viticoltore – un ritorno alla gestione tradizionale del vigneto. 
 Guardando alla potatura, per esempio, Pinto spiega che non ci sono regole fisse: “Ogni persona pota una vite come desidera,” mi dice. Rispondono a ciascuna vite, alle sue esigenze, osservando il flusso della linfa e pensando al suo futuro a lungo termine, non solo alla stagione successiva. È un approccio molto Simonit&Sirch – anche se Pinto resta interdetto da tale suggerimento; per lui, è il modo in cui ha imparato a comprendere le viti. “Di fatto, tutto ciò che facciamo è pensare,” dice Caillard. “È sempre esistito; è solo che lo avevamo un po’ dimenticato.” 
 La sfida è insegnare questo tipo di approccio istintivo alla gestione di un vigneto. “Non seguo più una ricetta,” dice Pinto. Non è solo conoscenza ciò che cerca di trasmettere alla sua squadra, ma “un modo di pensare”, dice, che inevitabilmente deriva dall’esperienza, dal commettere errori e dall’imparare da essi. C’è una differenza drastica tra studiare la teoria su un libro e stare davanti a una vite, forbici alla mano. Certo, l’idea di sbagliare quando il vino ha la reputazione (e il prezzo) che ha Lafite potrebbe sembrare scoraggiante – ma è questo che distingue gli indirizzi di vertice. L’approccio scrupoloso alla qualità di Lafite, declassando ogni frutto che non soddisfi i suoi standard elevatissimi, è un lusso che non tutti i produttori possono permettersi. Per Pinto, è questa dedizione alla qualità e la visione di lungo periodo che lo hanno tenuto a Lafite per tutti questi anni. Ci sono molte proprietà che estirpano le viti una volta raggiunta una certa età, in nome di carichi di raccolto migliori, ma a Lafite la filosofia è vedere “fin dove possiamo portare la vite”, accompagnando le parcelle fino alla vecchiaia. 
 Il suo lavoro può essere ciclico, seguendo l’andamento annuale della vite, ma ci sono cambiamenti ogni anno – uno sforzo per evolversi e migliorare costantemente. Questo, forse, è ciò che – per me – è più interessante di Lafite. Non è solo la finezza e l’eleganza del suo Grand Vin di precisione a distinguere questa tenuta, ma il modo in cui ha silenziosamente cambiato il funzionamento di Bordeaux, spingendo avanti nella sua ricerca dell’eccellenza. 
 Da oltre un decennio, hanno Manuela Brando alla guida della loro Ricerca & Sviluppo; parlarle è affascinante, con prove su tutto, dalla biodinamica, ai portainnesti e ai trattamenti fino a coperture simili a ombrelli come metodo alternativo per combattere la peronospora. Se hanno successo, queste prove vengono trasferite al resto del vigneto – con una formazione che fa sì che la squadra non smetta mai di imparare. Proprio l’altro giorno, mi racconta Pinto, hanno fatto una sessione sull’agroforestazione – qualcosa che chiaramente lo appassiona. Pinto sembra rilassato, scherza leggermente con noi, ma è anche silenziosamente serio riguardo al suo lavoro, sapendo che ogni decisione presa in vigneto è fondamentale per la qualità del vino che alla fine uscirà dalla cantina. “Ogni decisione ha un impatto,” fa eco Caillard – “e, in realtà, nulla è semplice.” 
 Difficile che sia, Pinto è soddisfatto della progressione che ha visto nel corso degli anni. “Si riesce di nuovo a sentire un po’ il terroir,” dice. Il passaggio al biologico, la reintroduzione di siepi e alberi nel vigneto, che a loro volta hanno riportato una varietà di fauna – farfalle e coccinelle, per esempio, hanno trasformato la proprietà. In quanto apicoltore, è particolarmente consapevole dei fiori selvatici che ora sbocciano e delle api in abbondanza che attirano. Alla fine della giornata, però, non c’è alcuna magia, suggerisce, in ciò che fanno – è semplice: “Rispettiamo un po’ di più le viti.” 
 Con lo splendore di una tenuta come Lafite, un Premier Cru la cui reputazione è così immensa, è facile dimenticare il lavoro che avviene dietro le quinte. Ma, come sa fin troppo bene Caillard, “Non si può ottenere nulla di tecnico senza le persone; le persone sono la chiave di tutto ciò che facciamo.” Persone come Pinto, così chiaramente in sintonia con la propria vocazione, il luogo e le viti, sono ciò che rende davvero grande un vino – separando l’eccellente dall’eccezionale. Quando la nostra conversazione volge al termine, Pinto torna dalla sua squadra, la sua corporatura robusta che si allontana lungo il filare e il volto segnato dal tempo rivolto di nuovo al sole brillante, radicato in questo terroir quanto il Cabernet Sauvignon che lo circonda. 
 Sfoglia tutte le inserzioni attuali di Ch. Lafite Rothschild o leggi di più su Bordeaux

Mentre continuiamo a portarvi dietro le quinte dei migliori indirizzi di Bordeaux, il nostro ultimo articolo mette in luce Ch. Lafite Rothschild. Abbiamo incontrato uno dei suoi collaboratori, un vigneron che ha dedicato oltre 30 anni della sua vita alle vigne del First Cru.

Taking you behind the scenes at Ch. Lafite Rothschild to talk to one of the Bordeaux First Growth’s vineyard workers

The call of the vine – Ch. Lafite Rothschild

Il richiamo della vite: Ch. Lafite Rothschild

Clerc Milon

Pauillac

Account

Il Suo accesso è limitato a causa della Sua età.

Accesso vietato

Deve avere l'età legale per visualizzare questa pagina. Verifichi la sua età per accedere.

Ha l'età legale per acquistare alcolici?

A causa della quantità richiesta per la consegna, consigliamo di utilizzare una spedizione tramite terzi. Se procedi con la nostra spedizione, potrebbe esserci un ritardo rispetto alla data di spedizione selezionata.

A causa della quantità richiesta per la consegna, consigliamo di utilizzare una spedizione tramite terzi. Se procedi con la nostra spedizione, non potrai definire una data di spedizione e ti contatteremo per organizzare la consegna.

La tua richiesta dordine verrà annullata. Sei sicuro di voler procedere?

A causa della quantità richiesta per il ritiro, potrebbe esserci un ritardo nel soddisfare la data di ritiro richiesta.

A causa della quantità richiesta per il ritiro, non è possibile definire una data di ritiro in questa fase. Il nostro team si coordinerà con il magazzino e ti contatterà direttamente per confermare una data di ritiro adeguata.

Per ordini di alto valore consigliamo la spedizione con un corriere terzo. Gli articoli spediti tramite terzi rimarranno in OWC fascettate.

A causa della quantità richiesta, non potrai selezionare una data di ritiro. Ti preghiamo di inviare la richiesta e ci coordineremo con il nostro magazzino per confermare direttamente con te la data di ritiro.

A causa della quantità richiesta, non è possibile procedere con l'acquisto. Ti preghiamo di selezionare un servizio di terze parti oppure di modificare la quantità (è consentito un massimo di 48 pezzi).

A causa della quantità richiesta, non sarà possibile selezionare una data di spedizione al checkout. Ti preghiamo di inviare la richiesta e ci coordineremo con il nostro magazzino per confermare direttamente con te la data di consegna.

Fino a 499 bottiglie in deposito, la tariffa è di 39¢/bottiglia al mese oppure un addebito mensile minimo di 50 $ (copre fino a 142 bottiglie). Per oltre 500 bottiglie, la tariffa di stoccaggio è di 35¢/bottiglia al mese.

Tariffa di stoccaggio standard

Selezionando la spedizione tramite terzi, ti assumi la piena responsabilità del rispetto di tutte le normative e autorizzi Vinfolio a trasferire gli articoli alla parte indicata nelle tue istruzioni. Gli articoli spediti tramite terzi rimarranno nel loro imballaggio originale.

Gli orari di ritiro sono tra le 8:30 e le 12:00 e tra le 13:30 e le 16:30, dal lunedì al venerdì. I vini al Will Call che non vengono ritirati entro 10 giorni lavorativi saranno trasferiti in deposito e soggetti a una tariffa di stoccaggio di 1,50 $ per bottiglia.

Gli articoli verranno reperiti e spediti al nostro deposito di vini all'avanguardia per la migliore conservazione possibile, dove potrai organizzare il ritiro presso il nostro indirizzo di magazzino a Napa.

Ritiro in sede (Napa)

Hai inserito la password errata troppe volte. Il tuo account è stato temporaneamente bloccato. Attendi cinque minuti prima di riprovare.

Password dimenticata

Siamo nelle fasi finali dellaggiornamento alla nostra nuova piattaforma di trading. Come parte di questa transizione, stiamo attualmente migrando tutti gli inventari di proprietà dei clienti per garantire unesperienza fluida e senza interruzioni.

La nostra nuova e migliorata piattaforma sarà pronta per te venerdì 4 aprile.

Grazie per la tua pazienza — non vediamo lora di mostrarti cosa arriverà.

Ops, qualcosa è andato storto

Non abbiamo trovato nulla da mostrare qui.

Non abbiamo trovato alcun risultato da mostrare qui.

Si prega di notare: potrebbero essere applicati costi di consegna, dazi e IVA

Il nostro sito è temporaneamente in manutenzione.

Modalità manutenzione

La pre-autorizzazione di un metodo di pagamento consente al tuo Account Manager di effettuare pagamenti per tuo conto, senza verifica del pagamento.

Pre-autorizza

Questa transazione è stata bloccata per un errore di autenticazione.

Errore di autenticazione

La tua carta di pagamento è scaduta. Controlla i dati e riprova.

Carta scaduta

Fondi insufficienti per saldare l'importo. Controlla i dati e riprova.

Fondi insufficienti

Questa transazione è stata bloccata dal fornitore di pagamenti per possibile attività fraudolenta.

Transazione bloccata

Scegli un metodo di pagamento diverso e riprova.

Errore sconosciuto

mostra tutti gli articoli che attualmente conservi con noi. Questi articoli possono essere venduti, consegnati o trasferiti.

Presso {shortName}

La tua allocazione verrà annullata. Sei sicuro di voler continuare?

Il tuo articolo pre-ordinato verrà eliminato. Sei sicuro di voler continuare?

La tua richiesta di consegna verrà annullata. Sei sicuro di voler procedere?

rappresenta tutti i vini che sono in tuo possesso e che sono stati consumati.

Questo è il prezzo che hai pagato per questo articolo.

Prezzo di costo

Dopo aver aggiunto il nuovo indirizzo, verrai reindirizzato a questa pagina.

Crea un nuovo indirizzo

La tua notifica verrà eliminata. Sei sicuro di voler continuare?

Il prezzo minimo al quale sei disposto a vendere. Se il prezzo di listino scende al di sotto di questo valore, la tua inserzione verrà rimossa.

mostra tutti gli articoli che hai pre-ordinato, inclusi i vini en primeur, e tutti gli articoli nella tua watchlist.

Futures

È possibile impostare un prezzo minimo per gli articoli in vendita basato su una percentuale del valore netto unitario attuale.

mostra tutte le azioni che hai effettuato sugli articoli nel tuo Portafoglio.

Storico

mostra tutti gli articoli attualmente in transito da o verso {shortName}.

In transito

La consegna locale è gratuita per ordini superiori a 1.800 HK$ (in un'unica destinazione). Per ordini inferiori a questo importo, la consegna costa 150 HK$ fino a quattro casse e 50 HK$ per ogni cassa aggiuntiva.

Le spedizioni partono da €25 in Italia e da €45 verso la Svizzera e il resto d’Europa per un massimo di 48 bottiglie (75 cl). I costi variano in base alla destinazione. Per spedizioni più grandi è possibile richiedere un preventivo.

Puoi organizzare il ritiro presso il nostro negozio al 22° piano, 8 Wyndham Street, Central Hong Kong.
Gli orari di ritiro sono dalle 9:30 alle 18:00, da lunedì a venerdì.

Puoi organizzare il ritiro presso il nostro magazzino STI INTERNAZIONALE SPA, in Viale del Lavoro 57, 37051 Bovolone, Verona.
Gli orari di ritiro sono dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 17:30, dal lunedì al venerdì. Siamo chiusi nei giorni festivi.

rappresenta tutti i vini attualmente presenti nel tuo Portafoglio che non sono conservati con noi. Premi l'icona

La mia cantina

Nome

Prezzo netto

Non hai alcuna fattura in questo momento.

mostra tutti gli articoli del tuo Portafoglio che sono attualmente sul mercato.

In vendita

mostra tutti gli articoli attualmente presenti nel tuo Portafoglio. Da questa pagina puoi eseguire azioni individuali su di essi.

Panoramica

mostra tutti gli articoli attualmente in attesa di un'azione da parte dell'utente.

In sospeso

Questo è il prezzo di mercato dinamico dell'articolo al netto del margine di negoziazione.

I pagamenti pre-autorizzati consentono transazioni automatiche per tuo conto, garantendo pagamenti fluidi e senza complicazioni. Questo permette di elaborare addebiti ricorrenti, abbonamenti o pagamenti programmati senza approvazione manuale ogni volta.

Il numero di casse che desideri mettere in vendita

Il tuo articolo del catalogo verrà archiviato. Sei sicuro di voler continuare?

Prima di richiedere la consegna, puoi modificare la quantità per ciascun articolo nella tua selezione qui sotto.

*Il prezzo di mercato è dinamico e può variare. Al momento della vendita, dal prezzo finale sarà detratta una commissione di negoziazione del 10%.

Prezzo di mercato totale*

Dividi in {caseSize} singole bottiglie da {bottleSize}cl.

Titolo

Profilo

Questo articolo si trova presso FINE+RARE.

Questo articolo si trova presso FINE+RARE HOME Hong Kong, ed è disponibile per la consegna o il ritiro in sede. La maggior parte delle consegne a Hong Kong può essere effettuata entro 3 giorni lavorativi; la data esatta sarà comunicata al momento dell'organizzazione della consegna. Le consegne internazionali richiedono tempi più lunghi, ti preghiamo di contattarci per maggiori dettagli.

I vini venduti en primeur saranno rilasciati dal produttore dopo limbottigliamento, tipicamente 18 mesi dopo la fine della cosiddetta campagna. Il tuo vino sarà poi conservato da FINE+RARE in un deposito doganale fino a quando deciderai di richiederne la consegna.

Reperiremo questo articolo attraverso la nostra rete di fornitori e ne organizzeremo la spedizione a FINE+RARE.
 I tempi di consegna dipendono da molte variabili, ma una stima media è di 6-12 settimane.
 Una volta confermato lordine, ti terremo aggiornato sulla data di arrivo prevista.
 Ogni articolo viene controllato al momento della ricezione dal nostro team di esperti, con fotografie disponibili su richiesta (si prega di notare che potrebbero essere applicati dei costi).

Ch. Clerc Milon

More about Ch. Clerc Milon

Attendere prego

Ch. Clerc Milon

More about Ch. Clerc Milon

Filtro

Attendere prego

Articoli correlati